Di solito, si pensa che un laureato in discipline umanistiche sia avviato a sicura disoccupazione oppure a non riuscire a trovare un lavoro “stabile, coerente con ciò che ha studiato e ben remunerato. Non è affatto così – scrive Giovanna Cosenza, ordinaria in filosofia e teoria dei linguaggi all’Università di Bologna e consulente nell’area della comunicazione strategica – per chi completa il percorso umanistico con competenze digitali, cosa che sempre più spesso si fa all’estero, specie negli Stati Uniti e in nord Europa.
In Italia purtroppo si fa ancora troppo poco, ma le opportunità ci sono anche da noi.”
Per capire quali siano queste opportunità, perché unire preparazione umanistica e digitale e in che modo il mercato chieda competenze tipiche delle lauree umanistiche, ti invito a leggere questi tre post di Giovanna, utili per uscire dai confini del pregiudizio.
Buona lettura!