Gigio Rancilio, tu sei un giornalista di Avvenire di grande esperienza e che da diversi anni segue i temi dell’impatto del digitale e della tecnologia sulle vite di tutti noi. Per il tuo quotidiano, Avvenire, hai coordinato uno speciale per raccontare un anno di ChatGpt…
“Sì, un anno fa esatto ChatGpt rivoluzionava il panorama tecnologico, diventando accessibile al grande pubblico. Avvenire ha messo a confronto quattro esperti per fare il punto e ipotizzare gli scenari del futuro, proprio mentre la società creatrice, OpenAI, si divide tra obiettivi ideali e profitto.”
Hai accumulato una robusta esperienza in comunicazione digitale. Quali sono i principi che guidano il tuo lavoro nell’ottica della comunicazione costruttiva?
“Ho la fortuna di lavorare per un giornale che pratica la comunicazione costruttiva. Questo mi ha consentito di concentrarmi sull’avere attenzione per l’umanità, cercando di superare le divisioni che emergono, specialmente nell’era digitale.”
Come gestisci le sfide della comunicazione online, specialmente sui social media?
“Passo molte ore a moderare conversazioni sui social. È un lavoro che richiede resistenza emotiva. Quando si presentano situazioni difficili, ho imparato che la migliore risposta è prendersi una pausa, riflettere, non reagire impulsivamente.”
Se dovessi dire una cosa positiva che hai tratto in questi anni, quale ci consegneresti?
“Uno dei più importanti è stata quello di poter aiutare e guidare i colleghi, specialmente i più giovani, a comprendere e navigare nel mondo digitale. Questo mi ha permesso di rimanere aggiornato e vicino alle nuove generazioni.”
Quale caratteristica ti riconosci nel tuo trattare i temi della tecnologia?
“Scrivendo per un quotidiano che ha un pubblico adulto e anziano, cerco sempre di tenere presente le persone che fanno più fatica a comprendere i cambiamenti tecnologici. È essenziale non dimenticare chi resta indietro nel rapido progresso digitale.”
Grazie per essere stato con noi al Premio Nazionale Comunicazione Costruttiva.
“Grazie a voi! Di solito non accetto premi. In questo caso ho fatto una eccezione perché ho capito che non era un premio alla carriera, cioè rivolto al passato, ma una apertura verso il molto che devo e che dobbiamo fare in futuro. Perché di comunicazione costruttiva vi è grande bisogno.”