Sai perché la leadership ha molto a che vedere con l’intelligenza artificiale? E di quale tipo di leadership parliamo?
La leadership ha molto a che vedere con l’intelligenza artificiale perché per funzionare a misura di essere umano l’era digitale ha bisogno di un diverso modo di pensare e interpretare la leadership: più collaborativo, più inclusivo, più partecipativo, più lungimirante.
Lo ha dimostrato anche la terza tappa del percorso “Intelligenza artificiale e lavoro. Come cambia, come dobbiamo cambiare noi”. Infatti a ben guardare questo è stato il filo rosso che ha unito gli interventi di Alessandra Poggiani, Alessandra Santacroce, Fabio De Felice, Paolo Petracca, Riccardo Sorrentino, Gianluigi Bonanomi e Stefano Micelli. Lo stesso dicasi per gli interventi delle due tappe precedenti, che puoi rivedere nel canale Youtube della Fondazione Pensiero Solido.
Quale tipo di leadership serve? Quella capace di garantire la sostenibilità umana, cioè il rispetto della singola persona e del gruppo, la qualità delle relazioni, il benessere sul posto di lavoro. Per questo motivo il 18 marzo la Fondazione Pensiero Solido ha presentato il “Manifesto della Leadership che serve”.
Dieci criteri che I dieci punti del Manifesto della “Leadership che serve”
sono anche dieci obiettivi da raggiungere per garantire la “sostenibilità umana” in qualsiasi realtà si operi. Essi ci indicano come rendere concreta questa possibilità, perché sono insieme criteri ideali e criteri operativi.
In questi mesi abbiamo approfondito i contenuti proposti dal Manifesto. Puoi vedere l’esito di questo lavoro nel libro “La Leadership che serve”. Lo trovi su tutte le piattaforme. LINK A
È una lettura agile (sono 68 pagine) e ricca di spunti utili per migliorare noi stessi e il modo con cui trattiamo gli altri. L’ideale per rinfrescarci (in tutti i sensi) le idee in questa calda estate.
Buona lettura!
Antonio Palmieri